Le parole che hanno cambiato la mia prospettiva
“Quando l’applauso finale è più grande di quello iniziale, sono felice. Vuol dire che ho fatto un ottimo lavoro”
Questo è il mio motto da anni, l’ho messo virgolettato perché non ne ricordo le parole precise, ma ricordo che me lo disse Beppe Grillo ad una convention a Bologna circa 12 anni fa.
Tralasciando la cronaca e il credo politico, parliamo di uno dei più grandi comici italiani di sempre. Quindi bisogna solo ascoltare e fare tesoro delle massime e dell’esperienza di artisti che hanno lavorato ovunque: dalla televisione ai teatri, dai palazzetti alle più grandi arene italiane.
Quella frase mi è rimasta scolpita “in fronte” e da quel giorno me la ripeto spesso.
Una frase apparentemente normale racchiude al suo interno l’essenza del mio mestiere, insieme al valore aggiunto che cerco di metterci sempre, in qualsiasi evento a cui partecipo attivamente.
La pianificazione non è una certezza
Dare il massimo significa per proprietà transitiva rendere felice e sereno il cliente.
Spesso capita che quando inizia l’evento ci siano persone che tirano un sospiro di sollievo e si mettono comodi: si dà quasi per scontato che una volta pianificato bene ogni passaggio dell’evento dovrebbe filare tutto liscio.
La realtà è che la grande variabile di eventi come convention, meeting o grandi eventi pubblici, è l’incognita del “buona la prima”. In questo tipo di eventi non vengono fatti giorni e giorni di prove come accade per uno spettacoli teatrali o trasmissioni televisive.
Gli eventi aziendali nel 90% dei casi sono feste organizzate anche per settimane sulla carta e con parecchie riunioni, ma senza vere e proprie prove della serata. Quando si va in scena possono quindi accadere numerosi imprevisti.
L’imprevisto più comune negli eventi aziendali: il Ritardo
Facciamo alcuni tipici esempi di ritardo in eventi aziendali come convention o grandi cene aziendali:
- L’evento ha un orario di inizio e gli ospiti attivano (mediamente) con 15-30 minuti di ritardo
- Lo speech dell’amministratore delegato che doveva durare 10 minuti finisce per durarne oltre 25 (...e chi ha il coraggio di farlo dal palco?)
- Il catering che doveva servire tutte le portate entro un'ora e mezza e dopo due ore non ha ancora servito il secondo...
Vado avanti? Ne potrei facilmente elencare ancora 10 e non sarebbero neanche la metà dei ritardi più comuni in eventi di questo tipo.
Da questo possiamo facilmente capire che le idee sulla carta spesso non tornano con quello che sta accadendo nel vivo al nostro evento.
L’esperienza sul campo negli eventi live
Qui entra in gioco il vero fattore con cui assicurare la serenità al cliente, data dalla certezza che il suo evento sarà fantastico: l’esperienza sul campo. Sia in fase di preparazione dell’evento che durante l’evento stesso.
Quando si entra nel vivo dell’evento, uno dei miei compiti attivi è quello di osservare con attenzione quello che accade in sala, vedendo “da lontano” eventuali imprevisti, riuscendo ad intervenire in tempo.
Nel mio caso, dopo oltre 20 anni di esperienza nel mio lavoro, capire e prevenire questo tipo di situazioni è abbastanza immediato, anche perché so cosa voglio dall’evento.
Il risultato deve sempre essere una corretta riuscita dell’evento, l’emozione del pubblico presente in sala e la serenità del cliente con cui ho organizzato l’evento.
Il grande applauso finale
Soddisfare il cliente, per me, significa rendersi utili in qualsiasi momento, con suggerimenti, spunti e raccomandazioni da quando si inizia a pensare all’evento fino alla stretta di mano finale con cui ci si congeda.
L’applauso finale per me è come il “grazie” che viene detto dal cliente alla fine dell’evento.
“Grazie” è diverso da “è andato tutto bene” oppure da “bravo”.
Con il grazie c’è un valore aggiunto che equivale ad un applauso ancora più grande dell’inizio dello spettacolo.
Quando a teatro uno spettacolo finisce ci sono applausi ininterrotti che riportano gli attori sul palco più volte, ed il momento massimo di un artista. La massima espressione del gradimento di chi ha pagato un biglietto per assistere allo spettacolo, e il momento di godimento per eccellenza. Come i bis per un grande concerto. Stessa cosa.
Nei casi in cui si parli di spettacoli di piazza estivi o, come sopra, a teatro, colgo questi momenti come un complimento anche al lavoro mio e di Spettacoli Pro, che ha permesso all’artista di arrivare sul palco e lavorare nelle migliori condizioni ed a chi ha pagato lo spettacolo di aver avuto persone felici e contente a guardare lo show.
Quindi sia che si parli di un evento aziendale in cui si organizza la produzione in toto, sia che si tratti di un artista che va sul palco ad una festa pubblica o privata, la soddisfazione del cliente (pubblico pagante o azienda) rimane la base del nostro lavoro ed il motivo per cui io e il team di Spettacoli Pro amiamo questo lavoro.
Spesso stressante, senza orari, fatto di tanti chilometri e spesso di panini all’autogrill, ma altrettanto bello, adrenalinico, vario e capace di stimolare e tirare fuori energie e creatività sempre nuove!
Patrick Contarini